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Corporeita', motricita', simbolico e linguaggio mimo-gestuale ...
Contributor(s): Capaccioli, Laura (Author)
ISBN: 1537414682     ISBN-13: 9781537414683
Publisher: Createspace Independent Publishing Platform
OUR PRICE:   $9.50  
Product Type: Paperback
Language: Italian
Published: September 2016
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Additional Information
BISAC Categories:
- Social Science | Body Language & Nonverbal Communication
Physical Information: 0.29" H x 6" W x 9" (0.42 lbs) 134 pages
 
Descriptions, Reviews, Etc.
Publisher Description:
La vita frenetica che cultura e tecnologia ci portano a condurre spesso ci fa dimenticare che la "parola" non comunicazione. Comunicazione come la parola viene detta, con quale tono, con quale inflessione, con quale atteggiamento e da quali gesti viene accompagnata. Mille parole possono essere non sufficienti o non sufficientemente precise per esprimere ci che si pu esprimere con tutto il resto oltre che con la parola. Per poter parlare con l'altro non sufficiente conoscere la sua lingua, cos com' intesa comunemente: occorre tentare di capire ci che lo condiziona nella corporeit e nel simbolico.Infatti uno dei parametri pi significativi e comunicativi nelle interazioni con gli altri il linguaggio mimo-gestuale e uno degli elementi che pi riflettono se ci che stiamo comunicando veramente ci che vogliamo comunicare lo spazio in cui l'individuo agisce durante le interazioni. Quando il linguaggio mimo-gestuale studia lo spazio nelle varie relazioni interpersonali, si parla di prossemica.Con il termine prossemica si definisce la disciplina che studia i modi con cui gli esseri umani usano lo spazio nelle relazioni interpersonali: lo spazio inteso quindi come una specifica elaborazione della cultura.Lo studio cinesico-prossemico della realt umana di fondamentale importanza per comprendersi, in quanto sono proprio le differenze mute del comportamento che determinano le pi frequenti incomprensioni. Le due parti non riescono ad intendersi proprio perch non riescono a "leggere" correttamente il comportamento dell'altro.Le distanze interpersonali sono state classificate da Hall E.T. negli anni '60 in quattro categorie: distanza intima, personale, sociale e pubblica, a loro volta suddivise in fase di vicinanza e fase di lontananza. Queste quattro distanze formano virtualmente, attorno al corpo, una sorta di cilindro irregolare. Pi ci si allontana verso la zona pubblica, pi si prendono le distanze dall'interlocutore, sottolineando il distacco o il disinteresse, il disaccordo o il disagio, a seconda della natura del messaggio; pi ci si avvicina verso la zona intima, pi si desidera ridurre le distanze, stabilire un rapporto piacevole, intimo.